Dopo circa dieci anni di assenza, Sigurd Lewerentz decise di riapparire sulla scena dell’architettura svedese con la realizzazione della Markuskyrkan (Chiesa di San Marco), opera che pare quasi uscire dalla terra a Björkhagen, nei sobborghi di Stoccolma.
Completata nel 1960, la Markuskyrkan fu il primo edificio progettato e costruito da Lewerentz dopo la sua interruzione dalla professione, ma non fu il suo ultimo. Grazie a questa opera, l’Architetto nato a Sandö ha acquisito una meritata notorietà internazionale.
Il padre del modernismo svedese
La straordinaria longevità creativa dell’Architetto svedese gli ha consentito di attraversare, con le sue opere, tutte le fasi del modernismo scandinavo: dal realismo nazionale all’empirismo, passando per il classicismo nordico, il funzionalismo, il nuovo realismo e l’International Style. Adesioni, quelle di Lewerentz, solo parziali ai singoli movimenti e originate da una posizione singolare, rivolta ai problemi eterni dell’architettura e all’impegno quotidiano della costruzione.Il risultato è, in ogni caso, autentica architettura, radicata ai luoghi e ai tempi, ma, al tempo stesso, senza né luogo né tempo.
La realizzazione della chiesa
Per la realizzazione della nuova chiesa, destinata a sorgere a Björkhagen, periferia della capitale svedese, fu bandito un concorso a cui l’architetto svedese partecipò presentando diverse proposte, risultando vincitore nel 1956.
Gli edifici della Markuskyrkan sono circondati da alberi di betulla che in questo modo isolano la struttura dalla dimensione urbana. Nella corte tra le due costruzioni compare l’elemento dell’acqua con la piscina e il portico di legno che, attraverso la differenza tra il materiale ligneo e quello dei mattoni in facciata, segna l’ingresso della chiesa.
Oggi l‘edificio occidentale contiene uffici, mentre quello orientale ospita il foyer d’ingresso, le sale, la grande sala e la navata della chiesa.
La materia del mattone
Il visitatore è circondato dai mattoni sia all’interno che all’esterno della chiesa. L’unità di mattoni, materiali semplici e all’epoca considerati idonei alla costruzione di edifici pubblici, crea pareti curve e diritte e gli stessi vengono utilizzati per realizzare pareti, pavimenti e soffitti.
Con il completamento e il conseguente riconoscimento della Markuskyrkan, Lewerentz ha continuato a costruire altri progetti, in particolare la Chiesa di San Pietro a Klippan, proseguendo il suo lavoro con la materialità dei mattoni.